Maria regina di Scozia recensione: potere e passione scendono sul campo di battaglia

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Maria regina di Scozia, uscito il 17 gennaio 2019 in tutte le sale cinematografiche italiane, ci presenta una storia ricca di colpi di scena, rivalità politiche e personali con due attrici d’eccezione, Margot Robbie e Saoirse Ronan, che ci restituiscono un ritratto fedele dello scontro tra Elisabetta I e Maria, la sua cugina scozzese, passata alla storia come “La Sanguinaria.”

RECENSIONI FILM-La regista Josie Rourke, con Maria regina di Scozia, ha creato un film che sembra appena uscito da una pièce teatrale in costume, ricco di colpi di scena, di tematiche scottanti (mestruazioni e sesso orale in primis, motivo per cui la visione è consigliata ad un pubblico adulto e consapevole) e di rivalità politiche, il tutto raccontato con passione, ma senza allontanarsi dalla realtà storica del periodo.

Come il film La Favorita di Yorgos Lanthimos, che narra con inventiva la vita che si svolgeva alla corte della regina Anna (anche se con un tono completamente diverso), la vicenda si svolge in uno dei periodi più bui e sanguinosi della storia inglese, ma la trama è estremamente attuale.

Due “sorelle”, Elisabetta I (Margot Robbie) e Maria Stuart (Saoirse Ronan), si ritrovano nel bel mezzo di una lotta per il potere tra l’Inghilterra e la Scozia, tra i protestanti e i cattolici, tra uomini e donne.

Maria regina di Scozia recensione del film: tutto inizia dalla fine (attenzione, contiene spoiler!)

Tutto inizia dalla fine, nel 1587, con una candela che viene spenta mentre la cattolica Maria viene condotta al patibolo. Da lì, con un flashback, ci ritroviamo improvvisamente nel 1561, ben ventisei anni prima: Maria, in seguito alla morte del marito, torna in Scozia.

Il suo arrivo, e la richiesta fatta al trono di Elisabetta, allarma la sua cugina, che non ha eredi, e mette in guardia le due fazioni (cattolici e protestanti) che abitano al di là dei due lati del confine.

Le due donne combattono sui lati opposti: mentre Maria è giovane, bella e nel pieno delle forze, Elisabetta I appare come una donna stanca, pallida e truccata in modo pesante con un make up che cerca di nascondere gli effetti devastanti del vaiolo.

“Io sarò la donna che lei non è” dichiara Maria con fierezza. “Devo dare un erede, visto che lei non può.”

Elizabeth I invece, che ha scelto di essere una moglie ma non una madre, preferisce “essere un uomo” e chiama il suo fedele consigliere Sir William Cecil (Guy Pearce) “La cosa più vicina che ho ad una moglie.”

Nonostante siano molto diverse, entrambe le regine sono soggette alle vicende degli uomini che considerano il loro sesso come una barzelletta. Quando Lord Randolph (Adrian Lester) chiede “Perché il mondo è arrivato a questo punto?”Lord Maitland (Ian Hart) risponde con tono cospiratore “Perché l’intelletto degli uomini serve i capricci delle donne.”

John Knox (David Tennant) definisce Maria “Una strega assassina…la Regina Sanguinaria.”, mentre di Elizabeth I sostiene che “Mostra quanto possano essere crudeli gli uomini.”

Maria regina di Scozia il film: la nostra recensione

Tratto dal romanzo di John Guy “Regina di Scozia: la vera storia di Maria Stuart”Beau Willimon (House of cards) ci restituisce uno script intelligente tra storia e congetture, presentando Maria come una stratega che cerca di sbaragliare i suoi avversari e di cercare, nel contempo, un’alleanza con la regina Elisabetta.

Nei panni di Maria Stuart, la Ronan incarna sia lo spirito vibrante sia la volontà di ferro del suo personaggio. In alcune scene, come ad esempio quelle in cui si trova in compagnia delle sue dame, si mostra nel suo lato più allegro e non esita anche a fare confessioni molto candide, ma quando marcia verso Holywood, dimostra che accanto allo spirito goliardico possiede una spina dorsale d’acciaio.

La Robbie invece, che ha dovuto interpretare un ruolo molto difficile, ha cercato di dare un ritratto il più fedele possibile di quella che era considerata “più un uomo che una donna.”

Per quanto riguarda i ruoli minori, anch’essi sono stati resi in modo perfetto, con un particolare plauso a Hart, che rimane tutt’oggi uno dei più grandi attori inglesi. Qualunque sia il ruolo, non importa, minore o principale che sia, lui dà sempre il 100%.

Il rosso, in tutto il film, non diventa solo il colore della passione, ma anche della sconfitta: dal sangue mestruale che cola in una pozza d’acqua fino al vestito rosso con cui Maria si dirige a testa alta verso il patibolo e il boia.

Occasionalmente si vedono anche delle scene molto teatrali, come ad esempio quella girata in un cottage sotto le lenzuola che stride abbastanza con la vicenda narrata (anche se il colpo d’occhio, e lo ammettiamo noi stessi per primi, è molto magistrale).

Tuttavia, a parte queste rare licenze artistiche, Maria regina di Scozia è un film estremamente godibile e che farà la gioia sia degli appassionati di storia elisabettiana, sia di quegli spettatori che, oltre a conoscere meglio la storia di un periodo, desiderano più di ogni altra cosa immergersi nell’azione e tenere il fiato sospeso per tutta la durata del film.

Valutazione: quattro stelle (da vedere almeno una volta nel 2019)

Il nostro consiglio: vista la crudezza di alcune scene, noi di Tubiamo consigliamo la visione del film ad un pubblico adulto e che abbia compiuto almeno 18 anni.

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