Domenica 26 marzo 2017, nella nuova puntata de Le Iene Show, Matteo Viviani ha proposto un reportage in cui ha incontrato William Pezzullo e i famigliari di altre vittime dimenticate dallo Stato Italiano. Mentre i carnefici si rifanno una vita o non scontano la pena a cui sono stati condannati, le vittime sfregiate e i famigliari di quelle che non ci sono più vivono una vita d’inferno e affrontano molte spese
LE IENE SHOW–Pietro Raccagni, William Pezzullo, Andrea e Carlo sono solo alcuni dei nomi che appaiono nel reportage di Matteo Viviani, andato in onda domenica 26 marzo 2017 nella trasmissione Le Iene Show, ma la lista è molto più lunga e ci si rende conto di questo già all’inizio del servizio dell’inviato.
Sono persone diverse, con storie diverse, ma hanno una particolarità molto triste in comune: sono tutte vittime di reati violenti, persone che sono state sfregiate o che sono state uccise senza aver commesso nessuna colpa, che sono state dimenticate dalla Stato Italiano e che stanno ancora aspettando il pagamento di un indennizzo da parte dei loro carnefici.
Le Iene Show: il fondo a sostegno delle vittime per crimini violenti che non c’è
Non solo: Matteo Viviani scopre anche che, tredici anni fa, lo Stato Italiano ha deciso di avviare la creazione di un fondo per le vittime di reati violenti, ma ancora adesso nel 2017 pare che non ci sia traccia di questo fondo…o meglio, è stato istituito, ma non ci sono i soldi necessari per renderlo attivo.
Come se non bastasse, oltre al danno c’è anche la beffa: se la vittima, come nel caso di William Pezzullo, sfregiato dall’acido dalla sua ex fidanzata e da un complice, guadagna 950 euro mensili, lo Stato le mette davanti un iter burocratico senza fine.
LE IENE SHOW: LE VITTIME DIMENTICATE DALLO STATO ITALIANO E CHE PAGANO PER I LORO CARNEFICI (VIDEO)
Le vittime però, rimaste senza indennizzo sia dall’una sia dall’altra parte, devono comunque affrontare spese non indifferenti: si va dalla ricostruzione facciale al sostegno psicologico, passando per le spese dei funerali per i famigliari che hanno perso il loro caro a causa di un crimine violento.
A fare più rabbia di questo servizio è che, mentre queste persone affrontano un calvario senza precedenti, spesso i loro carnefici, oltre a non pagare l’indennizzo, si vedono ridotta la pena oppure finiscono ai domiciliari. E in tutto questo la domanda che fa Matteo Viviani è una sola: dov’è lo Stato Italiano?