Le Iene: le violenze sui carcerati di Poggioreale continuano, ma il processo non parte VIDEO SHOCK

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Nella puntata delle Iene andata in onda domenica 20 maggio 2018, Giulio Golia aveva raccontato le violenze subite dai carcerati di Poggioreale, che venivano spogliati e picchiati nella Cella Zero per futili motivi. Grazie a delle coraggiose denunce, 12 agenti sono stati rinviati a giudizio, ma come nel caso di Giuseppe Uva, il processo continua a non partire…

LE IENEDomenica 20 maggio 2018, in una delle ultime puntate della nuova stagione de Le Iene, Giulio Golia aveva raccolto le testimonianze di alcuni ex detenuti del carcere di Poggioreale, che avevano raccontato delle condizioni fatiscenti in cui versava la prigione (più simile ad un lager) e dei pestaggi subiti dalle guardie in quella che era chiamata la Cella Zero.

Questa cella, che era chiamata così perché non aveva numero ed era vuota, è stata per anni il terrore dei carcerati, in quanto veniva spesso usata come “punizione”, anche per futili motivi, da parte delle guardie.

I detenuti, una volta giunti nella Cella Zero, venivano spogliati e picchiati in modo sistematico. I casi più gravi però sarebbero avvenuti tra il 2013 e il 2014.

Grazie alla coraggiosa testimonianza di questi ex carcerati, 12 agenti sono stati rinviati a giudizio per sequestro di persona, violenza e lesioni, ma come già accaduto con il caso di Giuseppe Uva, il processo continua a non partire.

Le Iene: violenze sui detenuti di Poggioreale, processo ancora rinviato

Giovedì 31 maggio 2018 c’è stato infatti l’ennesimo rinvio, di 5 mesi, al 22 novembre 2018.

Per il momento c’è stata solo la prima udienza con la costituzione delle parti civili, ma se la situazione continua a rimanere bloccata, il rischio è che scadano i tempi della prescrizione e che quindi non si possa giungere ad una condanna.

Prima della testimonianza delle vittime della Cella Zero, nessuno denunciava, perché spesso si trattava di persone che prima o poi sarebbero finite di nuovo in carcere, ma gli orrori di quella prigione sono ancora stampati bene nella mente dei carcerati.

Pugni, calci, bacchette, manganelli erano all’ordine del giorno. Soltanto i camorristi non venivano toccati, come confermato anche da un ex boss di Forcella e, per quanto riguarda le ferite, dovevano guarire da sole.

Tutti stavano zitti, anche in infermeria. Fino a quando due anni fa un ragazzo, che nel servizio di Giulio Golia parla comunque con indosso un cappuccio per paura, ha trovato il coraggio di denunciare.

Adesso a Poggioreale è iniziato un nuovo corso e il direttore Maria Luisa Palma, dopo quello che è successo, ha detto che vuole parlare solo del presente e del futuro, ma intanto le vittime della Cella Zero continuano ad aspettare giustizia…

LE IENE: VIOLENZE SUI DETENUTI DI POGGIOREALE? SERVIZIO DI GIULIO GOLIA (VIDEO MEDIASET)

 

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