Luigi Pelazza, nella puntata de Le Iene andata in onda domenica 20 gennaio 2019, torna a parlare di argomenti scomodi e lo fa con un servizio che ha a dir poco dell’incredibile: le macellerie islamiche sostengono davvero l’Isis?
LE IENE–Luigi Pelazza, come ben sappiamo, insieme a Giulio Golia è uno degli inviati delle Iene che non si fanno scrupoli a scavare a fondo nel torbido e a portare alla luce realtà, quasi sempre criminali o malavitose, che sono sconosciute anche alla maggior parte dei telegiornali tradizionali.
Il servizio di domenica 20 gennaio 2019 ha però dell’incredibile: il reporter, con l’aiuto di un amico egiziano, si è recato in alcuni commerci (macellerie, negozi e persino un ristorante) egiziani in cui, tramite il sistema dell’hawala, è possibile trasferire grandi somme in Egitto e nel resto del mondo, illegalmente e senza presentare neanche un documento.
Le Iene: Luigi Pelazza malmenato a Milano dopo aver rivelato come funziona l’hawala
Il sistema dell’hawala, di fatto, permette di trasferire grandi quantità di denaro all’estero senza il rischio di essere intercettati e senza nemmeno fornire i propri dati.
In passato, ma anche oggi, veniva utilizzato da alcune delle più note organizzazioni terroristiche, come l’Isis, per finanziare le attività degli estremisti.
Spesso questi soldi, oltre che dal traffico di droga in Italia, derivano anche dallo sfruttamento della prostituzione.
Ovviamente le commissioni, rispetto ai bonifici bancari legali, sono molto più alte (nella prima macelleria in cui si è recato il complice di Pelazza gli hanno chiesto l’8%), ma per contro non vengono chiesti documenti né tanto meno la provenienza.
Quando però Luigi Pelazza, dopo che il suo amico egiziano si è presentato per fare il trasferimento di denaro in Egitto, rivela la sua identità e il motivo per cui si trova lì, si scatena l’inferno.
Nel ristorante gli va ancora bene, perché il proprietario e la moglie si limitano a negare, ma nella macelleria halal addirittura arrivano a mettergli le mani addosso.